Arianna – San Miniato al Monte Firenze
Da mille anni un varco di bellezza fra cielo e terra
Arianna è una carissima amica di Cortina ma che vive a Firenze da tantissimi anni, la sua eleganza e bellezza naturale si sposano benissimo in questa storia che racconta per immagini una delle parti e piu alte di Firenze.
Quale sia il più vero significato di San Miniato al Monte ce lo rivela forse quel cartiglio marmoreo che da secoli avverte il viandante con le parole: «questa è la Porta del Cielo». È l’esclamazione di Giacobbe dopo che ha sognato la celebre scala appoggiata sulla terra, la cui cima raggiungeva il cielo mentre gli angeli salivano e scendevano su di essa.
Quella scala era il segno evidente che egli si trovava di fronte alla casa di Dio, il luogo dove l’uomo assetato di senso poteva finalmente trovare la terra promessa quale segno della provvidente passione del Creatore per la sua creatura. È questo sigillo scritturale a fare di quel marmo una delle pietre angolari di San Miniato al Monte.
La storia fiorentina è la storia tipica di una città nella quale l’intelligenza predomina. (Guido Piovene)
Tutta Firenze sembra essere colorata con una viola delicato, come vino diluito. (Henry James)
A Parigi impari l’arguzia, a Londra impari ad eliminare i tuoi avversari sociali, a Firenze impari il portamento. (Virgil Thomson)
A Firenze hanno molta logica, molta prudenza e anche molto spirito; ma non ho mai visto uomini così privi di passioni. Perfino l’amore vi è così poco conosciuto, che il piacere ha usurpato il suo nome. (Stendhal)
A Firenze, i monumenti son così fitti da parere accatastati. (Anselmo Bucci)
Raramente ho visto una città così bella al suo primo apparire come Firenze. (Percy Bysshe Shelley)
A Firenze pensavo come a una città miracolosamente profumata e simile a una corolla, perché la chiamavano la città dei gigli, e la sua biondeggiante, corona con una torre di burro. (Marcel Proust)
Firenze è viva e la sua anima non è tutta nei quadri e nei palazzi. Essa parla con ciascuno di noi in una lingua semplice e comprensibile come la lingua materna. (Pavel Muratov)
Tra tutte le città straniere, Firenze è divenuta certo quella che io preferisco. Più ci vivi e più ti accorgi di amarla. Vi è qualcosa di accogliente da farmi sentire a casa mia. (Pëtr Il’ič Čajkovskij)
Quando sento che mi prende la depressione, torno a Firenze a guardare la cupola del Brunelleschi: se il genio dell’uomo è arrivato a tanto, allora anche io posso e devo provare a creare, agire, vivere. (Franco Zeffirelli)
Se sai dove guardare, Firenze è il paradiso. (Dan Brown)
Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. (Pitigrilli)
Firenze la più dannata città italiana dove non c’è posto per sedersi, stare in piedi o camminare. (Ezra Pound)